Come pulire il fondo e la riga dell'acqua della piscina
La manutenzione della piscina, da effettuare regolarmente per evitare inconvenienti come la fioritura di alghe, prevede sia l'utilizzo di agenti chimici per il trattamento dell'acqua (come il cloro), sia la pulizia manuale della vasca.
Il fondale e la linea di galleggiamento sono le zone più soggette al deposito di sostanze grasse e potenzialmente nocive per l'impianto e possono essere pulite manualmente o con l'ausilio di un aspiratore. La scelta degli strumenti dipende soprattutto dalle dimensioni della struttura e dal tempo che si ha a disposizione. Vediamo nel dettaglio come si possono pulire queste aree della vasca nell'uno o nell'altro modo.
Pulire la vasca senza aspiratore
Pulire il fondo della piscina senza l'utilizzo dell'aspiratore porta via più tempo, ma permette di controllare personalmente l'esito dell'operazione di pulizia man mano che viene svolto. Lo strumento che non può mancare è ovviamente il retino, molto utile per raccogliere i depositi più evidenti: foglie, insetti e residui di qualsiasi genere. Si può scegliere un retino piatto, dalla capienza minore ma più facile da svuotare, o un retino a sacco, più grande ma con lo svantaggio di dover rimuovere manualmente la sporcizia raccolta. Bisognerebbe usare il retino con cadenza quasi quotidiana, soprattutto quando la piscina è molto frequentata o si trova in prossimità di alberi. Se la piscina è dotata di diversi livelli di profondità, si consiglia l'utilizzo di un retino con manico telescopico, un'asta lunga che permette di raggiungere più zone.
E infine la spazzola, uno strumento fondamentale che talvolta non viene impiegato perchè porta via tempo e fatica. Spazzolare la vasca è indispensabile per rimuovere in tempo le incrostazioni che derivano dalle creme solari o altri composti organici.
Pulire la vasca con un aspiratore
Esistono in commercio diversi strumenti in grado di effettuare la pulizia della vasca attraverso la filtrazione dell'acqua e la sua successiva reintroduzione nella vasca. Possiamo distinguere tra aspiratori manuali e robot automatici. La prima soluzione è senza dubbio più indicata laddove si voglia eseguire una pulizia approfondita, insistendo sui punti critici, mentre il robot è più adatto a una manutenzione ordinaria. In ogni caso, l'aspirazione automatico è di gran lunga la più diffusa nei cicli di pulizia più frequenti, per il grande risparmio di tempo.
Tra gli aspiratori automatici è possibile distinguere almeno tre tipi principali. Ci sono i pulitori idraulici a pressione, che rimuovono i detriti ma non svolgono una pulizia approfondita di fondale e pareti, perchè funzionano con la potenza dell'acqua producendo un vortice che fa convergere i residui in un apposito sacchetto. I pulitori idraulici ad aspirazione, invece, sfruttano l'aspirazione dell'impianto stesso della piscina per spingere i detriti nel filtro della piscina. C'è da dire che questa operazione potrebbe sovraccaricare il filtro e rendere necessario un numero maggiore di controlavaggi. Infine, ci sono i robot pulitori per piscine che, a differenza delle soluzioni precedenti, non solo aspirano, ma spazzolano le superfici delle pareti e del fondale. Accumulano la sporcizia raccolta al loro interno e tutto ciò che si deve fare è svuotare il sacco o il cestello quando è pieno, questo li rende strumenti funzionali la cui manutenzione non è assolutamente impegnativa. I robot pulitori riescono ad arrivare in ogni punto della piscina, compresi angoli e scalini.
Come pulire la riga dell'acqua
Come si è detto, molte sostanze grasse si depositano sulle pareti della vasca e devono essere rimosse con l'aiuto di una spazzola. Queste si notano spesso lungo la riga dell'acqua, uno dei punti più difficili da pulire.
I residui si formano lungo la linea di galleggiamento a causa delle sostanze grasse che galleggiano in superficie e vanno a formare quella fastidiosa riga scura lungo il perimetro della vasca. La soluzione migliore per pulire questi depositi è l'utilizzo di prodotti detergenti alcalini con proprietà specifiche per non aggredire la membrana. Possono essere versati su una spugna umida oppure si può spruzzare la soluzione sulla riga dell'acqua per poi pulire con la spugna. Per eliminare questi residui è fondamentale scegliere prodotti chimici per la piscina professionali, perchè detergenti chimici di bassa qualità potrebbero aggredire le pareti della piscina e danneggiarne il rivestimento, anche in maniera permanente.
Oltre alle sostanze grasse, la riga dell'acqua può essere anche un punto critico dove si depositano le incrostazioni calcaree. Questi residui sono da ricondursi a un pH elevato o alla durezza dell'acqua contenente i metalli responsabili delle incrostazioni, e possono essere combattuti utilizzando un prodotto anticalcare detergente e disincrostante. Se il problema persiste, si può applicare sui residui l'acido per diminuire il pH e distribuirlo con una spugna, dopo aver abbassato leggermente il livello dell'acqua.
Per approfondimenti sugli strumenti di disinfezione della piscina, si rimanda alla nostra guida sui prodotti chimici da utilizzare per la piscina.
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