Sequestrante cloro e metalli per piscine

Metalli in piscina: perché sono un problema

La gestione dell’acqua di una piscina è un’operazione che porta via tempo ed energie, soprattutto quando non si è particolarmente esperti. Se alcuni segnali non vengono colti per tempo da un occhio attento, infatti, il rischio è quello di dover faticare il doppio per risolvere il problema quando è già in espansione.

Nonostante il corretto utilizzo dei tradizionali prodotti chimici per mantenere un corretto equilibrio chimico dell’acqua, a volte può capitare che nell’acqua utilizzata per riempire la vasca siano presenti, in concentrazioni più o meno importanti, alcuni residui di metalli disciolti come ferro, manganese o rame.

Il cloro e i normali disinfettanti presenti in piscina possono reagire con questi metalli e provocare l’intorbidimento dell’acqua, o addirittura la formazione di macchie sulla membrana in PVC che possono essere permanenti.

Acqua di pozzo e metalli in piscina

Una delle cause dell’eccessiva presenza di metalli in acqua è data dall’utilizzo dell’acqua del pozzo, che non è una pratica sconsigliata di per sé, ma va effettuata con i giusti accorgimenti. Per evitare problemi, è spesso sufficiente eseguire un piccolo test: prendere un campione d’acqua del pozzo, aggiungere il disinfettante normalmente usato per il trattamento dell’acqua della piscina e verificare se l’acqua cambia colore nel giro di qualche minuto. Se questo avviene, è la conferma che in acqua sono disciolti metalli pesanti. In tal caso, è necessario procedere a un trattamento dell’acqua con sequestrante e superclorazione.

Sequestrante per piscina: a cosa serve e come usarlo

I sequestranti di metalli sono la soluzione specifica per questo tipo di problema. Questi vanno ad agire insieme ad altri prodotti chimici per scongiurare la formazione di macchie sul rivestimento. Nello specifico, le particelle metalliche vengono aggregate e di conseguenza precipitano sul fondo della piscina, facilitando così le procedure di pulizia dell’acqua.

In caso di acqua molto torbida

L’acqua molto torbida indica, in assenza di altre problematiche (come la presenza di alghe), un’elevata concentrazione di metalli. In tal caso, si consigliano le seguenti operazioni:

• regolare il pH impostando i parametri corretti;

• impostare la filtrazione in ricircolo;

• eseguire la clorazione a rapido dissolvimento e lasciare agire per un paio d’ore;

• aggiungere il flocculante liquido e lasciare decantare per almeno 8 ore, dopo aver fermato la filtrazione;

• aspirare i residui sul fondo e scaricare direttamente;

• ripristinare la filtrazione;

• aggiungere il sequestrante per metalli.

In caso di acqua leggermente torbida

In questo caso, può essere sufficiente eseguire le seguenti operazioni:

• effettuare una clorazione a rapido dissolvimento e lasciare agire per un paio d’ore (in questo caso possono essere sufficienti anche 6-8 g/m3 di cloro);

• aggiungere il flocculante;

• effettuare dei controlavaggi;

• aggiungere il sequestrante per metalli.

Come usare il sequestrante

Le dosi dei prodotti dipendono dallo stato dell’acqua, dunque dalla quantità di calcare, sali e manganese presenti in acqua. Basta seguire le istruzioni riportate sulla confezione; a grandi linee, per una durezza d’acqua fino a 35°f si consigliano circa 250-300 ml ogni 10 metri cubi d’acqua.

Disinfezione dell’acqua della piscina: i metodi più diffusi

Effettuare una regolare manutenzione della piscina, avendo particolarmente cura per il trattamento dell’acqua, è fondamentale per prevenire effetti indesiderati conseguenti a una quantità eccessiva di metalli in acqua. Andiamo a riepilogare i metodi più comuni per la disinfezione dell’acqua.

Cloro

È di gran lunga il metodo più utilizzato, per i suoi costi contenuti ma anche per la semplicità di utilizzo. Può essere immesso in acqua sotto varie forme, a partire dal cloro liquido per arrivare a quello in pastiglie o quello granulare.

Bromo

Il bromo ha sicuramente un’efficacia inferiore rispetto al cloro, ma è comunque apprezzato come metodo di disinfezione perché corrode meno e non produce odori, risulta quindi meno invasivo.

Ozono

La disinfezione con ozono sta prendendo piede grazie alla possibilità di agire su batteri, virus e funghi con un’azione efficace come quella del cloro. Non lascia residui e non presenta controindicazioni, inoltre arricchisce l’acqua di ossigeno e contribuisce al risparmio, sia idrico (non necessita di ulteriore acqua per il rinnovo) che materiale (non ha bisogno di ricambi di prodotti chimici, cartucce ecc.).

Raggi UV

La disinfezione dell’acqua si esegue tramite lampade a luce UV in grado di aggredire ed eliminare definitivamente batteri e alghe. Si tratta di uno dei sistemi più utilizzati nelle alternative al cloro, in quanto non richiede l’impiego di prodotti chimici.

L’importanza del trattamento dell’acqua

Qualunque sia il metodo scelto, è fondamentale trattare l’acqua della piscina periodicamente. In particolare, abbiamo visto che è imprescindibile un buon trattamento chimico dell’acqua, dato che in presenza di metalli disciolti in combinazione con il cloro o altre sostanze chimiche si possono generare conseguenze sgradevoli come acqua torbida o rivestimento danneggiato. Pertanto, bisogna sempre provvedere alla regolazione del pH e ai corretti dosaggi di disinfettanti, flocculanti, antialghe e prodotti chimici di qualsiasi tipo. Una soluzione per ridurre l'impiego di prodotti chimici è realizzare piscine in acqua salata, che presentano numerosi vantaggi in termini di salute e sicurezza. Su Centro Italia Shop potete trovare anche prodotti per piscine di questo tipo, come il sale per piscine Poolsalz.