Come ridurre i consumi idrici della piscina
La sensibilità crescente nei confronti del valore dell’acqua per il pianeta ha portato a una maggiore attenzione per il risparmio idrico nelle attività quotidiane. Una questione che coinvolge, naturalmente, chiunque sia in possesso di una piscina ed è tenuto a trovare soluzioni per ridurre gli sprechi e conciliare il benessere ambientale con il risparmio in bolletta. Di seguito si presentano le principali buone pratiche per ridurre i consumi idrici della piscina.
Contenere l’evaporazione dell’acqua
Che sia interrata o fuoriterra, una piscina è interessata dalla dispersione del calore accumulato nei periodi in cui la temperatura esterna è più bassa di quella dell’acqua. È un fenomeno che avviene principalmente per via dell’evaporazione: per una vasca di 50 metri cubi possono evaporare fino a 150 litri d’acqua al giorno.
Qual è la soluzione? Oltre alla collocazione di piante alte e cespugli vicino la piscina o l’installazione di barriere frangivento attorno al perimetro, è fondamentale utilizzare una copertura isotermica. Questo strumento permette infatti di prevenire l’evaporazione dell’acqua fino al 70%, specialmente se la piscina è collocata all’ombra, si stima infatti un recupero fino a 5° o 6° C rispetto alla stessa piscina senza copertura.
Tipi di coperture isotermiche
-
coperture isotermiche a bolle. Questo tipo di copertura a bolle traslucide o trasparenti non soltanto bloccano l’evaporazione e non disperdono il calore accumulato durante il giorno, ma permettono di trasferire all’acqua il calore per irraggiamento sfruttando le ore di luce solare.
-
coperture isotermiche a mousse. Queste coperture sono opache e non fanno passare la luce, in compenso hanno un potere isotermico maggiore. Sono la soluzione più adatta per le piscine interne, che in ogni caso non hanno bisogno di sfruttare il riscaldamento del sole.
-
coperture telescopiche. Si tratta di coperture rialzate rispetto alla superficie dell’acqua che agiscono come una serra, scaldando l’aria all’interno e impedendo l’accesso alle correnti fredde. È un ottimo modo per utilizzare la piscina in tutti i mesi dell’anno.
-
copertura a serranda o tapparella. Consigliabile soprattutto per le piscine al chiuso dato che non fornisce una chiusura ermetica, è formata da doghe in PVC coibentante che trattengono il calore.
Non svuotare la piscina ogni anno
Non è necessario svuotare completamente la piscina ogni anno: la pioggia e i lavaggi del filtro aiutano il rinnovamento naturale dell’acqua della vasca. Lasciando la piscina coperta durante la stagione invernale con un’apposita copertura isotermica, ritroverete la vasca e l’acqua pressoché pulite e dovrete semplicemente eseguire le procedure standard per la riapertura della piscina, come il trattamento di superclorazione con gli appositi prodotti. L’offerta di Centro Italia Shop comprende tutto l’occorrente per riaprire la piscina in sicurezza ed effettuare una pulizia approfondita, onde evitare il proliferare di alghe e microrganismi dannosi.
Al di là del notevole risparmio d’acqua, la vasca non andrebbe svuotata durante l’inverno per altri motivi:
-
aumenta il rischio di cedimenti strutturali perché l’acqua stabilizza le pressioni del terreno esercitate sulla vasca;
-
i rivestimenti in PVC o liner sono esposti al freddo in assenza d’acqua e possono indurirsi e diventare fragili;
-
nella piscina vuota si formano più facilmente incrostazioni su fondo e pareti difficili da rimuovere al momento della riapertura.
Utilizzare un mezzo filtrante in vetro
La filtrazione con vetro riciclato al posto della sabbia non è certo una novità degli ultimi anni, basti pensare che venne usata per la prima volta nel Regno Unito nel 1700. Il vetro è meno denso e ha una superficie molto più liscia rispetto a quella della sabbia, le conseguenze sono meno controlavaggi e maggiore durata del filtro, con un risparmio idrico stimato attorno al 20/30%. Al vantaggio del minore consumo d’acqua e prodotti chimici si aggiunge il rendimento della sabbia vetro come materiale filtrante, perché la sua carica elettrica negativa gli consente di trattenere più facilmente le particelle metalliche come ferro e manganese.
Ridurre le fuoriuscite
Gli schizzi e i movimenti dell’acqua sono alcuni dei fattori che incidono di più sulla perdita d’acqua. Non è semplice gestire questo aspetto soprattutto in presenza di bagnanti più piccoli, ma sicuramente è buona abitudine prestare attenzione al livello dell’acqua per ridurre le fuoriuscite. Generalmente l’altezza dell’acqua per la piscina si attesta sui 120/130 cm, considerando che l’altezza media di un adulto è di 170 cm e di solito quando si è in acqua si sta con le gambe leggermente piegate e non in posizione completamente eretta.
Intervenire sulle perdite
Le perdite possono causare sprechi di litri e litri d’acqua, motivo per il quale bisogna sempre controllare regolarmente le condizioni interne ed esterne della vasca. I punti più fragili, maggiormente soggetti a cedimenti e dispersioni, sono le giunture fra una piastrella e l’altra oppure tra le piastrelle e le componenti interne, o anche i punti in cui il rivestimento interno in PVC si piega e aderisce agli angoli.
Pulire regolarmente vasca e filtri
La manutenzione della vasca e dei filtri incide sul risparmio idrico, pensiamo a tutte le sostanze chimiche necessarie per la disinfezione che se non sono di ottima qualità possono costringere a ripetere il trattamento, oppure il lavaggio dei filtri che prevede l’utilizzo di altra acqua. Questo non significa rinunciare ai trattamenti di pulizia, ma gestirli con la massima cura utilizzando solo prodotti di prima qualità.